Nel post precedente, che puoi leggere qui, ti ho raccontato di come il corpo, nel suo essere limitato e finito ti sfida ogni giorno. Oggi vorrei mostrarti l’altro lato della medaglia, ovvero le meraviglie e le potenzialità che questo strumento ti offre e che hai a portata di mano ogni giorno.

Ho iniziato seriamente a prendere coscienza del mio corpo, come forse è successo a te, quando ha iniziato a mandarmi segnali ovvero quando, secondo me, non stava funzionando come doveva e mi faceva sperimentare dolore, tensione e problemi vari. Ho scritto “secondo me” perchè abbiamo questa buffa idea che il corpo funziona bene solo quando non manda segnali di allarme, mentre la realtà è che quando proviamo dolore, ci ammaliamo o sperimentiamo qualunque altro disagio nel corpo lui sta facendo del suo meglio.

Ovviamente, quando ero molto piccola le informazioni che avevo erano filtrate da ciò che i miei genitori sapevano a quei tempi. Crescendo ho iniziato a farmi domande – molte domande – perchè non mi capacitavo di non capire, di dovere stare male senza sapere cosa farci e perchè mi succedeva.

La grande illuminazione è arrivata quando mi sono resa conto che esistevano ragazze che non avevano dolori mestruali. Per me era la normalità. Mi dicevo “E’ quel periodo del mese, ok, allora starò male.”
Prendevo un antidolorifico e via.

La mie domande hanno iniziato ad avere qualche risposta quanto ho incontrato sulla mia strada la Kinesiologia che mi ha fornito gli strumenti per poter chiedere al mio corpo cosa c’era che non andava, dove si originava il conflitto e cosa potevo fare per risolverlo. E da lì si è aperto un enorme vaso di Pandora che mi ha spinta a confrontarmi con la mia genetica e con il rapporto che avevo con il mio corpo, con la maniera nella quale lo trattavo, a indagare su cosa significa per me essere donna, sulla maternità e tanto altro ancora.

Se all’inizio prendevo i classici antidolorifici sintetici, poi sono passata ai rimedi fitoterapici fino a non prendere più nulla perchè i dolori terribili che mi avevano accompagnata per anni erano del tutto scomparsi.
Ma la conquista più grande è stata avere compreso che il corpo è lo strumento che mi permette di vivere l’esperienza sul pianeta Terra, e solo abitandolo, ascoltandolo e prendendomene cura posso partecipare in modo consapevole al Gioco.

Leggendo i libri di anatomia umana mi sono innamorata di questo sistema pazzesco e stupefacente e mi meraviglio costantemente del fatto che l’anatomia non venga insegnata con più consapevolezza nelle scuole. Ok sapere qual è la capitale dell’Australia e come funziona il Parlamento, ma non sarebbe utile anche sapere dove sta il tuo fegato e come mantenerlo in salute?

Quello che ti voglio dire è che iniziare a conoscere e ascoltare il mio corpo mi ha reso libera.

E questo può succedere anche a te.
Il tuo corpo è bello e ti permette di fare esperienze strepitose: pensa al cibo, al sesso, ai viaggi. Senza la tua parte più fisica e materiale sarebbe impossibile scoprire il mondo, nuotare, abbracciare e scambiare affetto. Infatti quando lasci il corpo sei morta. Game over.
Il viaggio continua in un’altra dimensione, ma non qui.

Sei un miracolo ambulante e probabilmente non lo sai, o non ci pensi o te lo dimentichi facilmente. In molte tradizioni orientali e occidentali si parla del corpo come del Tempio dello spirito, la casa che abiti in questa esperienza terrena che chiede di essere custodita con cura, rispettata e onorata.

Prenditi un momento e rifletti.

Quali sono le esperienze meravigliose che hai vissuto attraverso il tuo corpo e per le quali lo puoi ringraziare?

Quali conflitti possono nascondersi sotto disagi ricorrenti o problemi fisici che stai sperimentando ora o hai avuto in passato?